GIANNI SAU: I SERVIZI ALLO SPORT ED IL TERZO SETTORE.
GIANNI SAU: I SERVIZI ALLO SPORT ED IL TERZO SETTORE.

GIANNI SAU: I SERVIZI ALLO SPORT ED IL TERZO SETTORE.

“Diamo al prossimo, alla comunità, al mondo, quanto si ha di più importante: IL NOSTRO TEMPO”

Gianni Sau (presidente CSS Sardegna)

Nativo di Tonara (NU), difficilmente si trova a lungo nello stesso posto. Gianni Sau, presidente CSS Sardegna, non ama parlare di se ma il suo impegno ed i risultati straordinari che continuamente raggiunge lo precedono e ne fanno una delle figure manageriali e sportive più apprezzate non solo in Sardegna, ma anche a livello nazionale: “Poco dico di me poichè mi ritengo un sardo umile -mi racconta Gianni Sau- un lavoratore con 35 anni di esperienza nel Terzo Settore. In questi anni ho diretto, presieduto e guidato diversi tavoli regionali e nazionali, attraverso collaborazioni con importanti enti nazionali”.

Seminare idee, organizzare eventi sul territorio, raccogliere concretezza, risultati. Fare rete, un imperativo categorico che regolarmente da frutti importanti.

Primo argomento affrontato, la rete CSS Sardegna: rete associativa di terzo settore, costituita in forma di associazione che aggrega un numero elevato di organizzazioni

Si articola in: CSSS (Centro Servizi Sport Sardegna) e 3°SI (Terzo Settore Italia).

Cos’è la rete CSS Sardegna e di cosa si occupa?

“La rete CSS nasce all’inizio della crisi pandemica, per dare un servizio da remoto alle associazioni sarde in grave crisi economica. Mentre il Governo si apprestava a chiudere tutto e mandare tutti a casa (operai, artigiani, scuole, ecc.), mi sono messo a studiare e lavorare a pieno ritmo. Ho passato giornate intere a mangiare e dormire accanto alla scrivania che pur avendo un grande piano di lavoro (circa 5 m²) era sempre piena di carte e strumenti tecnologici.

Il CSS Centro Servizi Sportivi è la prima rete di Terzo Settore Sportiva della Sardegna, una delle prime in Italia, nata con la riforma della L.117/2017. Ha visto una crescita di adesioni in partnership da parte di diversi organismi sportivi, ad oggi conta quasi 180 adesioni con piu’ di 10.000 tesserati.

Siamo una rete di associazioni che opera in Sardegna (una vera e propria start up) che sta mettendo le basi per una più vasta operatività nazionale. Ci adoperiamo per far avere contributi economici alle associate attraverso i bandi, siamo dei tutor che seguono le associzioni per le iscrizioni nei vari registri, per le consulenze fiscali, amministrative e legali.

Organizziamo diverse manifestazioni ed eventi di “rete“. Il piu’ importante è il Sardinia Sport Experience ormai giunto alla sua 3a edizione (l’età della rete).

Gli eventi del Sardinia Experience si diversificano tra loro dall’oggetto centrale che a seconda dell’evento cambia. Il “Sardinia HOME RUN Experience (sfida tra fuoricampiste del softball, svoltosi nell’autunno 2022 sul campo della Nuoro Softball con grande successo e seguitissimo anche online grazie alla diretta streaming); il Sardinia SPORT Experience, Sardinia MICE experience, Sardinia Tennis Experience, ecc. Tutte manifiestazioni guidate dalla regia centrale ma che si sono contraddistinte per l’impegno dei singoli associati che di volta in volta formano delle ATA (associazioni temporanee di associazioni).

A dicembre 2022 abbiamo realizzato la nostra prima manifestazione a Cagliari, mentre le precedenti sono passate da Nuoro, Alghero, Sassari, Iglesias, Orosei, Tonara, Buggerru, ecc.. Il Sardinia MICE Experience del dicembre 2022, ha avuto circa 1500 visitatori con più di 600 convegnisti: diverse scuole coinvolte, programmi di PCTO e STAGE scolastici. Il quartiere popolare cagliaritano di S.Elia è stato un vero e proprio “campus liceale“ nel quale sono stati chiamati ad intervenire i migliori tecnici nazionali di turismo sportivo, oltre a noti testimonial di fama internazionale: gli atleti dell’Esercito e della Marina; per le Fiamme Oro hanno partecipato Giorgia Speciale ed Emanuele Liuzzi; il campione del mondo di biliardo Davide Rizzo; il campione del mondo di vela Davide Mulas; l’ex Direttore Generale del Dipartimento del Turismo dott. Stefano Landi; il cultore della materia “psicologia del lavoro e delle organizzazioni di Terzo settore”, dott. Massimiliano Lucchesi; l’esperto di Turismo Sportivo (Golf) dott. Michele Pani; il Presidente del Consorzio Costa Sud ed esperto di Marketing Turistico, Martino Di Martino; l’ex giocatore della nazionale di rugby, Marco Anversa; il responsabile della comunicazione “Francigena Ultra Marathon” Antonio Cinotti; l’ex Presidente della FIH e FIDAL dott. Fabio Pagliara; il Direttore Generale della A.S.C. Dott. Valter Vieri; l’esperto di turismo sportivo per disabili, Lino Cianciotto; il maestro internazionale (Kizomba) Eddy Vents; l’esperto di turismo ambientale (ARPAS) dott. Francesco Muntoni; Amministratore Delegato di SL&A Turismo e Territorio Destination Manager, Michela Valentini. Sono state giornate di grandissimo valore”.

Attualmente, quali progetti state seguendo come CSS ?

“Collaboriamo con diverse federazioni sportive, amministrazioni ed enti, tra i quali mi piace citare ASC (attività sportive confederate) che è l’ente di riferimento della Confcommercio. La scelta di partnership con il mondo ASC nasce dallo studio del loro statuto e dall’intesa con la quale lo stesso ha approvato il proprio Regolamento interno 2023 in forma federalista. Insieme abbiamo lavorato subito al progetto “RUNTS“, che vede il coinvolgimento di diverse realtà locali in un progetto di Rete Nazionale con quasi 800 affiliate. Siamo stati gli artefici della nascita dell’ASC Academy Sardegna che ci vedrà coinvolti tra qualche mese nel Sulcis in un programma di formazione per “animatori ludico sportivi“ in collaborazione con l’attore e regista Gennaro Longobardi. L’ASC, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, è il risultato dell’impegno e della dedizione di un insieme di persone con elevata competenza, professionalità ed esperienza pluriennale nel mondo dello sport, dell’associazionismo, della comunicazione, del management sportivo ed imprenditoriale”.

Nel corso del convegno “Sport Work: sport, lavoro, presente”, organizzato da Attività Sportive Confederate (ASC) e svoltosi a Roma, si è chiuso l’accordo di programma per la pianificazione territoriale della Rete ASC in Sardegna. Ce ne parli?

Abbiamo definito i quadri dirigenti e le strategie di crescita dell’Ente in Sardegna, lavorando con il sistema di rete gestito dal CSS, promuovendo il principio di „sussidarietà orizzontale“. Ogni persona per noi è una risorsa, ogni oggetto, tutto intorno a noi è „oggetto di creazione“ e come tale va rispettato e salvaguardato. Mi piace ricordare una frase del grande Fabrizio de Andrè: “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono fiori”, non aggiungo altro”.

Nel disegno di legge “milleproroghe” (198/2022) approvato dal Senato, che a giorni sarà convertito in legge dalla Camera, relativamente al Terzo Settore, quali saranno i vantaggi che arriveranno per le associazioni?

“L’unico vantaggio del “milleproroghe“ è dato dal suo nome. Per il resto stiamo cercando di incidere sindacalmente per tutelare l’importanza sociale del Terzo Settore. Spesso ci si dimentica quanto esso sia e sia stato importante anche in passato. Oggi la Cassazione conferma l’impegno delle pubbliche amministrazioni di dotarsi di strumenti per la Co-progettazione con il Terzo Settore”.

Avete anche attivato iniziative sul Progetto “La salute al centro”, di cosa si tratta?

“Abbiamo candidato alcune palestre per il progetto e siamo riusciti a far chiudere il programma ad una unica palestra in Sardegna inserita in un contesto tra le prime 10 in Italia. Abbiamo quindi voluto far rappresentare l’isola dalla migliore struttura capace di far nascere un germoglio che porti, attraverso la rete, alla crescita qualitativa del comparto. Queste alcune delle attività:

– Attività sportiva degli anziani fragili;

– Attività fisica adattata, per soggetti con patologie croniche non trasmissibili stabilizzate;

– Attività sportiva per minori in situazione di disagio socio-economico.

La salute al centro cerca di promuovere l’attività sportiva apportando un cambiamento significativo nello stile di vita e nelle abitudini”.

Il tuo impegno come collaboratore sportivo/organizzatore di eventi, cosa sogna di realizzare tra terzo settore e sport?

“La mia scelta di fare il collaboratore sportivo è una scelta di vita, uno stile di vita. Nasce come tutte le belle cose dalla grande delusione dopo un’analisi socio-economica, e dal concetto del “bisogno“.

Oggi come ieri la vita sociale è piena di cose inutili, si bada poco al raggiungimento del bisogno vero (come quello di un bel bicchiere d’acqua), si cercano bisogni indotti: politica globale.

La nostra amata Sardegna potrebbe gestire un progetto pilota nazionale sul Turismo Sportivo, ci lavoriamo da anni e sosteniamo che sia necessario un tavolo nazionale, una conferenza di servizi aperta per fare una seria programmazione: dalla formazione ai trasporti, fino alla collaborazione dinamica con gli operatori del turismo.

Le nazioni del nord Europa gestiscono lo sport in maniera esemplare: hanno strutture adeguate, lo inseriscono molto bene nel “sistema scuola”.

Da una recente indagine CONI, l’Italia ed il Portogallo sono le nazioni europee più “pigre” sotto questo aspetto. L’Italia dovrebbe lavorare meglio con le infrastrutture (soprattutto quelle scolastiche), promuovere dei “campus”, dei villaggi scuola, dei quartieri sportivi.

Lo sport è uno strumento di riscatto sociale, i quartieri “difficili” dove stiamo lavorando con progetti e programmi di rete ne sono una grande dimostrazione. Ma anche qui abbiamo difficoltà nel mettere in campo azioni condivise con il Primo Settore (Stato ed enti pubblici): non si riescono a costruire ponti, ci troviamo spesso davanti a muri creati dagli stessi lavoratori della pubblica amministrazione (a volte per pigrizia, talune volte per incapacità dovuta al cambio di ruolo, altre volte per manifesta incapacità politica). „Metti un uomo a fare ciò che gli piace e ne farai un Maestro“ (Jal sas)“.

Lo sport ha, da sempre, uno stretto legame col territorio. Tutto l’anno è capace di creare indotto, coinvolgere tutte quelle realtà legate strettamente al tessuto economico e sociale. I benefici che nascono dagli eventi, anche da quelli considerati -a torto- minori, sono concreti e riescono a creare valore. Una sorta di rete del bene, perchè fare rete diventa ogni giorno di più indispensabile: fare tutti, coinvolgere tutti, fare bene a tutto. Il CSS Centro Servizi Sportivi, prima rete di Terzo Settore Sportiva della Sardegna, ascolta continuamente la voce dello sport ma dallo sport arriva al tessuto economico. Per chi volesse informazioni e contattare il CSS, invito a visitare i siti https://www.sportsardegna.eu/ e https://www.terzosettoreitalia.it/

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